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Modelli di flessibilizzazione per la formazione professionale

La Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale CSFP ha elaborato un modello di flessibilizzazione applicabile alla formazione scolastica che prevede la suddivisione delle conoscenze professionali in competenze professionali di base – che definiscono l’identità della professione – e in competenze operative specifiche – che le organizzazioni del mondo del lavoro devono poter adeguare in modo autonomo, rapido e flessibile secondo i bisogni del mercato del lavoro.

La CFSP intende a definito et discusso con i partner della formazione professionale un nuovo approccio e alcuni possibili modelli di flessibilizzazione. L’obiettivo è soddisfare l’esigenza delle organizzazioni del mondo del lavoro (oml) di adeguare rapidamente le proprie formazioni professionali di base. Anche per questo progetto valgono le stesse «premesse» e gli stessi «aspetti principali»: «collocazione nel sistema formativo e permeabilità», «dualità tra teoria e pratica», «principio dell’identità professionale» (titoli trasparenti, riconosciuti e ricercati sul mercato del lavoro), «partenariato», «orientamento al mercato del lavoro», «fattori di attrazione per le imprese», «fattori di attrazione per i giovani e gli adulti» nonché «innovazione e sviluppo».

Organismo responsabile Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale CSFP

Contatti Karin Rüfenacht
Segretariato della Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale CSFP
+41 31 309 51 66
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Christof Spöring
Capo del Servizio per la formazione professionale e continua, Lucerna
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Scopo del progetto

Lo scopo del progetto era la definizione, da parte della CFSP, di un modello di flessibilizzazione che preveda per la formazione scolastica, oltre ai campi d’insegnamento classici, anche le cosiddette «competenze operative specifiche». Queste vengono definite dalle oml, che devono poterle modificare in maniera rapida e flessibile secondo i bisogni del mercato del lavoro. Dapprima il modello verrà verificato sul piano teorico da alcune oml e successivamente sarà applicato nel quadro di esperimenti pilota.

Il progetto potrebbe consentire anche un impiego più razionale delle risorse impartendo la medesima formazione alle persone che stanno apprendendo professioni affini con uguali competenze operative. Inoltre, un’attribuzione chiara delle responsabilità spettanti ai diversi partner della formazione professionale permetterebbe una gestione efficiente delle finanze.

Le priorità del progetto sono due: promuovere modelli formativi flessibili e realizzabili per tutti gli operatori e semplificare il sistema per permettere di modificare rapidamente i contenuti dell’apprendimento.

Elementi chiave del modello CSFP

In sostanza il modello stabilisce i principi e l’identità della professione, che devono essere mantenuti nonostante le esigenze di flessibilizzazione: comprende le varie competenze e strutture della formazione professionale, con le relative responsabilità attuative. Nel progetto i campi d’insegnamento «cultura generale / prima lingua / educazione fisica» non vengono modificati. Le conoscenze professionali vengono suddivise in «competenze operative intersettoriali» e «competenze operative specifiche». Le competenze professionali costituiscono l’identità della professione, i moduli interprofessionali possono, se del caso, interessare più professioni / più campi professionali. I contenuti delle «competenze operative specifiche» rispecchiano fedelmente le esigenze delle diverse professioni e possono essere adeguati in maniera flessibile e rapida in base all’evoluzione del mercato del lavoro. Inoltre, poiché concernono temi e tendenze nuovi, innovativi e specifici ma di breve durata, possono essere rielaborati e modificati più velocemente. Per tutti e tre i livelli (CFP 2 anni, AFC 3 anni e AFC 4 anni) il numero di lezioni presso le scuole professionali corrisponde al massimo attuale, che rimane immutato indipendentemente dal numero e dai contenuti delle «competenze operative specifiche». Inoltre, la procedura di qualificazione sotto forma di esame finale verrebbe mantenuta, perché si ritiene che i principi della professione richiedano una qualifica finale complessiva.

Gli elementi chiave del modello CSFP sono illustrati nel PDF allegato.

Stato del progetto

Il progetto è formalmente concluso. Una nuova versione del modello è stata presentata alla riunione di agosto 2019 del Comitato della CFSP e approvata dall’assemblea plenaria insieme al rapporto finale il 18 settembre 2019.

Nell’ambito del progetto FP2030 Flessibilizzazione della formazione professionale nell’ottica del mercato del lavoro il modello è stato ulteriormente analizzato insieme ai partner della formazione professionale. Attualmente ha carattere provvisorio e sarà aggiornato in un progetto successivo con il contributo delle oml interessate a partire dal 2023.

Ulteriori informazioni

Bozza del modello (in francese)
Elementi chiave del modello (in tedesco)
Rapporto di progetto (in tedesco)
Projetto Oml: Flessibilizzazione della formazione professionale nell'ottica del mercato del lavoro

Un’iniziativa dei partner per lo sviluppo della formazione professionale